poetica e pratica

Ciò che muove questo percorso è la fusione di due pratiche, l’arte performativa e relazionale con l’educazione libertaria ed esperienziale, che nel loro congiungersi generano un humus propulsivo che ha come sostanza principale un continuo atto di cura verso la soggettività e le relazioni. Esperienza artistica e pensiero pedagogico trovano perciò la loro tensione nella creazione di esperienze multiformi che mettono al centro il pensiero infantile e la dimensione significante e politica del corpo, in opposizione ad ogni forma educativa di matrice autoritaria. 

Nella sua poetica l’infanzia irrompe come voce di tuono e sguardo vulcanico, capace di indagare con urgenza le fragilità del presente. I tanti linguaggi che prendono forma non sono ‘per’ l’infanzia ma semmai sono generati insieme all’infanzia e comunicano a bambini, bambine e adulti creando una dimensione inclusiva e dialogica.

La pratica si muove tra danza, performance, installazione e pratiche partecipative sperimentando la creazione di dispositivi relazionali per l’interazione tra atto performativo e pubblico, coinvolgendo spesso i bambini e le bambine fin dall’atto creativo.

Da diversi anni si sta occupando di pratiche di arte di comunità sperimentando processi nei quali la relazione e la partecipazione sociale sono alla base delle opere e delle istanze creative.