TAMì. THE UPSIDE DOWN FOREST | installazione site specific

immagine di Simone Memè

Tamì è una favola partecipata, un gioco che sovverte ogni concetto di normatività mettendo al centro l’innata capacità infantile di creare rappresentazioni di sé e dell’altro con uno sguardo intuitivo e libero da stereotipi.  In questa ricerca è fondamentale l’incontro tra i linguaggi del contemporaneo e l’infanzia: porre al centro il pensiero infantile, mettendolo in contatto attivo con tematiche di elevata urgenza sociale, culturale e politica. La ricerca nasce dalla necessità di affrontare come ogni bambin* nel proprio quotidiano apprenda inconsapevolmente i primi processi di isolamento di chiunque sia considerato diverso. A contatto con un mondo adulto sempre più globalizzato e dominato dalla comunicazione veloce della rete e da politiche sempre più restringenti e discriminatorie si sta diffondendo, soprattutto attraverso i media, una cultura violenta della contrapposizione, diffusa spesso in maniera esplicita. Da qui si sviluppa una cultura che si appoggia sul pregiudizio, costruendo la convinzione che qualsiasi forma di “differenza” possa giustificare una visione culturale gerarchica che costruisce forme di arroganza e sopraffazione, disseminando il sentimento della paura verso l’altro. 

Nell’incontro con la ricerca visuale di Simone Memè prende forma un percorso di sperimentazione per lo studio di ambienti interattivi e performativi dedicati all’infanzia, dal quale si svilupperà la creazione di Tamì – the upside-down forest. Perno centrale della ricerca è stata l’attivazione di processi partecipati  attraverso il coinvolgimento di un gruppo di bambini/e dai 5 ai 13 anni che hanno partecipato allo sviluppo creativo dell’installazione.  

una favola partecipata dedicata a bambini/e e adulti, insieme

di Valentina Pagliarani e Simone Memè | concept installativo e performativo Valentina Pagliarani | visual Simone Memè | suono Glauco Salvo | disegni Giorgia Valmorri con la partecipazione di: Emilio Rossi | progettazione multimediale Giulio Bartolozzi , Daniele Polidori (Virtual Blast) | produzione allestimenti Giorgia Valmorri, Boris Bartolini | Con la collaborazione di Stefania Frasca | Consulenza artistica Silvia Albanese, Salvo Lombardo |

produzione esecutiva Chiasma, con il sostegno di MiBACT –  Ministero Beni e Attività Culturali e del Turismo | Co produzione:  Roma Europa Festival | Con il sostegno di Ariella Vidach AIEP, Fattoria Vittadini, Katrièm ASSOCIAZIONE | Grazie a freezer 09 |